Bene sottoposto a tutela della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Parma e Piacenza.

Villa Borri fu costruita dalla famiglia Borri alla fine del XVI sec. e da questa sempre mantenuta e tramandata. I Borri, originari di Milano, arrivarono a Parma nel '300 con i Visconti quando Ottorino Borri divenne podestà di Parma dando origine al ramo parmigiano della famiglia.
La struttura, nata quale casa padronale di campagna e casino di caccia, si sviluppa su tre piani sormontati da una torretta. Nel XVII secolo alcuni ambienti interni furono decorati con affreschi barocchi e la facciata fu arricchita con un balconcino al centro del primo piano, chiuso da una ringhiera in ferro battuto, al cui centro campeggia un toro passante, stemma della famiglia Borri.

All'interno si accede al grande androne passante, coperto da una volta a botte ornata nel mezzo da un affresco seicentesco raffigurante Adone ucciso da un cinghiale e soccorso da Afrodite piangente sul morente giovinetto; ai lati si aprono attraverso eleganti porte decorate i vari ambienti, tra cui la cappella, arricchita da dipinti sulla volta a padiglione e sulle pareti.

Al centro dell'andito un'arcata a profilo mistilineo si affaccia sullo scalone che conduce al primo piano, coperto da soffitto a semplici travetti lignei.

Il parco interamente cintato si sviluppa ai margini dell'abitato di Basilicagoiano; la villa, raggiungibile attraverso un vialetto affiancato nella prima parte dagli edifici agricoli annessi, sorge al centro del giardino. Le barchesse ristrutturate sono utilizzate quali sale da ricevimento.

Nell’ampio e bel parco, rinchiuso da mura in sassi, è presente un oratorio, tuttora consacrato.

Cerimonie e meeting

La Villa è luogo ideale per ogni tipo di ricevimento, dai matrimoni alle occasioni speciali, location fotografica e spot pubblicitari, ristrette convention e seminari.

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