Villa Micheli-Mariotti

Bene sottoposto a tutela della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Parma e Piacenza.

L’origine della costruzione dell’edificio si perde nel tempo tra la fine del Quattrocento, epoca della distruzione del castello che si ritiene esistesse in questo luogo, e i primi del Settecento, a cui risalgono le prime informazioni di un Mariotti nel Parmense.
Colpisce il maestoso cancello con la grande signa M.P., che allude certamente a Pio Mariotti. Oltre il cancello è visibile un ampio cortile delimitato agli angoli da quattro obelischi alti circa tre metri, culcuminanti con palle di pietra. Due state troncate in arenaria accompagnano il visitatore verso la porta di accesso alla villa, la quale è di sassi con cordature di mattoni. Il corpo massiccio a due piani si affaccia su un cortile impreziosito da alcune statue in arenaria e quattro obelischi in pietra alti tre metri. La villa è circondata da un muretto in pietra. Le ampie cantine  probabilmente risalgono al periodo nel quale sorgeva il castello.

Una menzione particolare va fatta alla tradizione della villa come “dimora del Petrarca”: la presenza di Francesco Petrarca a Parma e provincia nell’arco di un decennio, dal 1341 al 1351, è testimoniata dalle sue opere poetiche e letterarie; la tradizione vuole che il Poeta sia stato ospite di Azzo da Correggio nel Castello di Monticelli, poi raso al suolo nel Quattrocento, e sulle cui rovine sorge la nostra villa. La vicenda stuzzicò non poco l’entusiasmo del nonno per la storia di questi territori, tanto che nel 1942 dette alle stampe il libretto La dimora del Petrarca a monticelli dove avvalorava la sua tesi (…). Di un disegno a carboncino del Poeta, che molti citano all’interno della villa, posso testimoniare che è pura leggenda.

collegamenti: pedalart, micheli

La villa è ad oggi dimora privata chiusa al pubblico.